Se siete nate negli anni 80 o giù di lì, forse uno dei vostri giochi preferiti erano le Paper Dolls, bamboline di carta da ritagliare che avevano infiniti abiti, che oggi chiameremmo outfit, sempre da ritagliare; venivano sovrapposti sulle bambole e fissate con linguette di carta… una figata. Qualche mese fa ho scaricato una canzone soltanto perché si chiamava “Paper Doll” e nella copertina c’erano appunto le famose bamboline… fortunatamente anche la canzone non era male…
Poi è stata la volta di “Gira la Moda” anche lì potevi creare disegni intercambiando modelle, top, gonne e scarpe.
Poi sono arrivate le Barbie con i loro vestiti, ok le nostre non erano vestite Chanel, Moschino e Stella Jean… forse ricordo una barbie Benetton… ma le ore passate alla “Standa”, a scegliere le confezioni di abiti e scarpe abbinate da comprare, non avevano prezzo.
Poi siamo diventate grandi, per un pò abbiamo messo le Barbie in un angolo per iniziare a giocare con Ken, quello in carne ed ossa però… insieme a Beverly Hills 90210, Melrose Place e Dawson’s Creek.
Quando ne abbiamo avuto abbastanza di Ken sono arrivate Carrie, le sue amiche e Sex and the City che, oltre a farci desiderare tacchi Louboutin e Manolo Blahnik, ci hanno fatto credere che scrivendo un blog si può finire a lavorare per Vogue e allora anche noi ci abbiamo provato, non si sa mai!
Poi è stata la volta di Gossip Girl, del Diavolo veste Prada e così via…
Pertanto fatta un’analisi della nostra infanzia non dovreste sorprendervi se oggi un’esercito di pseudo-blogger-scrittrici-giornaliste popolano le vostre bacheche e recensiscono abiti e scarpe, così come non dovreste mai e dico mai criticare la vostra donna perché prosciuga la carta di credito per acquistare un indispensabile paio di scarpe, il nostro destino era già scritto quando giocavamo con le bambole di carta.
– Scamiciato Prada
– Décolleté Miu Miu
– Cappotto e borsa vintage
