Riti settembrini

Settembre è il mese in cui si acquistano matite nuove, tutte allineate con le punte perfettamente temperate e i gommini non ancora consumati.
È il mese in cui i quaderni sono bianchi e immacolati e tutti da riempire e gli orecchioni che sopraggiungeranno presto sono semplicemente un futuro presagio, è il mese in cui i libri profumati di nuovo ancora fanno fatica a rimanere aperti, è il mese delle cartolibrerie e delle penne colorate che profumano di frutta.

Settembre è il mese di September Issue e non parlo soltanto di Vogue e di Anna Wintour e del suo caschetto perfetto ma della vostra lista di cose da acquistare, riabbinare o modificare per rinfrescare il vostro stile personale e renderlo adatto ai prossimi mesi, con un piede ancora sulla spiaggia e l’altro nelle lunghe giornate in città.

Settembre in fondo è un po’ come gennaio: si fanno i conti con la fine dell’estate e le doppie punte e si stilano elenchi di buoni propositi da portare avanti per qualche altro mese. Giusto per verificare a che punto si è nella nostra personalissima idea di cose da fare e di obiettivi da raggiungere, che poi diciamocelo, l’importante è porsi degli obiettivi, il solo fatto di metterli uno in fila all’altro ci fa già sentire meglio, per raggiungerli poi c’è sempre tempo, purché non si parli di fertilità mi raccomando, e di ragazze con clessidre in mano che fanno venire l’ansia.

Ma tornando a settembre e ai buoni propositi, uno fra tutti: sperare molto forte che “Andiamo a comandare” e le sue parodie cadano nell’oblio, soprattutto quelle dei bambini del vicinato che sembrano proprio non voler archiviare il “tormentone” dell’estate 2016, Dio benedica l’estate del “75” quando la hit italiana che suonava nelle radio era Buonasera Dottore di Claudia Mori.

Settembre è il mese in cui tornare a parlare di palestre, diete, zenzero, limone, semi di chia, mate e altri infusi miracolosi, che poi in fondo per parlare di remise en forme ogni mese va bene, per un motivo o per l’altro; noi vi diciamo soltanto che tra un infuso e qualche seme, un bicchiere di buon vino bianco nelle serate non più calde ma non così fredde, potrebbe essere la soluzione per entrare nell’autunno che verrà se non con la taglia, almeno con l’umore giusto.