In una giornata di caldo estivo (finally) dopo la sfilata di Costume National e un pomeriggio intenso al White a Milano, vorrei soffermarmi su una delle fiere, a parer mio, più belle che viene proposta in Italia.
Il Pitti, per quanto sia incentrato principalmente sull’uomo, butta un occhio sulla moda femminile, accessori ecc… ed ha un gusto che nelle altre fiere non si respira. Il Gusto, buon gusto, ma non solo…
Negli stand, ogni anno più curati, più modaioli che offrono agli occhi tessuti (quest’anno) molto caldi, molto pesanti con mani cashmere e con filati talmente spessi da sembrare tutti lavorabili ad uncinetto per maglioni oversize; è lo street style che la fa da padrone.
Una fiera che si riempie di moda, di eleganza, di colori; gli abiti e gli outfit sono ricercatissimi: dal dandy con baffo incerato, cappello e stringata senza calzino, al look di Off-White e di Hood By Air, rigoroso bianco e nero. Streetwear allo stato puro!
Cosa ci è piaciuto di più?
Bè ne parlano tutti…
in ordine:
L’UOMO MOSCHINO
LA SFILATA DI MASSIMO GIORGETTI NUOVO DIRETTORE CREATIVO DI PUCCI
OPEN
MOA & DISNEY COLLABORATION
PRORASO
L’uomo di Moschino
Jeremy Scott che già conosciamo molto bene per il suo estro e creatività fa ritornare al Pitti Moschino dopo 20 anni dall’ultima celebrazione del marchio, presentando a Palazzo Corsini la sua collezione.
Gioca con i broccati, che diventano stretch e stampati, il suo uomo è Mozart, Motociclista, Torero, è il Re.
L’uomo al centro dell evento, uomo che ritorna ad essere Re, che altro aggiungere?
Pucci
Massimo Giorgetti, ci piace e ci piace molto.
Colorato e sfrontato nella sua casa omonima MSGM si lancia in questa nuova avventura, con una sfilata in un loft dai muri incrostati presenta una collezione raffinata dai sapori francesi.
Ecco il link. Ne vale la pena una sbirciatina!
Open
è il nuovo spazio di Pitti, una nuova location concettuale che vuole dimostrare quanto è avanguardista e con un occhio puntato al futuro che capisce il significato di “no genere” quindi abiti per lui e per lei, pensati senza il concetto del “fatto per” ma del “ad ognuno può andare bene”.
Semplice e pulita nelle linee; apre il tutto la sfilata di Arthur Arbesser; designer austriaco che porta una collezione che include outfits per lui e lei, indagando sullo stile agender.
Moa
Il marchio che riprende le sneakers più famose e le customizza rendendole uniche con le sue grafiche nuove e particolari, pop art, fotografia, fumetti e ARTE in tutte le sue forme.
Presenta per il Pitti la capsule collection “Micky Mouse”, una collezione di otto pezzi che rappresentano il mondo Disney.
Da dicembre negli store!
Proraso
L’icona del barbiere, rimane nelle nostre menti grazie ai film americani dove ogni gangster che si rispettasse andava nel barber shop di fiducia.
Nella zona Just Like A Man, più di classe, elegante, di lustro, tra il cuoio di toscane la zona fumoir c ‘è il salone Proraso.
Al centro dell’attenzione la cura per l’uomo che ruota attorno al Dicted di questa stagione Pitti: THAT’S PITTICOLOR! (Immancabili gli eventi che girano attorno a questa idea così particolare)