Tutti a lezione da Matera: da vergogna nazionale a patrimonio dell’Unesco

Non ci ero mai stata;
mi incuriosiva tantissimo;
è patrimonio dell’Unesco;
è capitale europea della cultura per il 2019;
ci hanno girato un sacco di film: Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore, La Passione di Cristo di Mel Gibson, e tra breve il remake di Ben Hur, solo per citarne alcuni;
è molto vecchia e nonostante questo molto affascinante;
queste tra le ragioni che mi hanno spinto a scegliere Matera come città in cui festeggiare il 2016 e la scelta si è rivelata interessante.

Il modo migliore per visitare Matera e i suoi noti e splendidi Sassi è perdersi tra le sue vecchie strade in pietra e lasciarsi incuriosire da quello che incontrano gli occhi. Ecco poi tutto dipende da quanto sono curiosi i vostri occhi o quelli di chi vi accompagna, ma questa è tutta un’altra storia…

Una piccola lista di cose da fare e vedere secondo noi:
– Visitare l’interno della Chiesa del Purgatorio e l’esterno della Chiesa di San Francesco d’Assisi
– Mangiare un piatto di orecchiette, dove volete voi, si mangia bene ovunque.
– Comprare un “cucù” e imparare a suonarlo, io non ci sono ancora riuscita… è un oggetto tipico dell’artigianato locale e, come dice il nome, ha l’aspetto e il suono del cuculo.
– Non andare mai e dico mai neanche se state morendo di sete, di fame o di freddo da Hemingway’s Bistrot, uno dei locali più “scortesi” che abbia mai incontrato.
– Entrare in una casa-grotta per vedere come era la vita dei contadini
– Costeggiare il “canyon” di Matera, o meglio le Gravine; sono erosioni che costeggiano i Sassi, fategli una foto, io l’ho fatta e messa su Instagram
– Visitare la Cattedrale, ha appena fatto un “restyling”
– Se possibile alloggiare tra i Sassi;
– Se come me amate le cose fatte a mano visitare “Crea che ricrea” un negozio immerso nel Sasso Barisano. Oltre ad avere un’insegna splendida, vende stole e cappelli fatti artigianalmente dalla proprietaria, da sua madre e da sua figlia, le loro creazioni sono lavorate a mano con filati pregiati in lana e seta. All’interno del negozio vi è un Filo-cafè, un luogo di ritrovo per grandi e piccoli dove scambiare idee e segreti sull’arte del lavoro a maglia. Adoro!

Matera oggi è splendida ma non è sempre stata tale: negli anni subito dopo la seconda guerra mondiale i Sassi erano sovraffollati e non disponevano neanche delle più elementari condizioni sanitarie; uomini e animali vivevano insieme nelle grotte e questo favoriva la diffusione di molte malattie; Palmiro Togliatti arrivò a definire Matera “Vergogna Nazionale”.
Dal 1952 in poi furono avviate opere di risanamento fino a che, nel 1993, i Sassi vennero dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità, il sesto sito italiano ad entrare a far parte di questo speciale elenco, il primo dell’Italia meridionale.

La lezione che ho imparato da questa città che qualsiasi cosa siamo stati in passato, qualunque siano le nostre origini, qualsiasi sia il nostro trascorso, possiamo trasformarlo, valorizzarlo, dargli nuova vita, come ha fatto Matera.
Perché in fondo, se oggi siamo migliori, è grazie a tutti gli sbagli che abbiamo fatto: alle amicizie sbagliate che abbiamo scelto, a quella frase che era meglio non dire, a tutti gli uomini che abbiamo baciato e che oggi non baceremmo mai, ai lavori che non facevano per noi, a quella foto in cui siamo venute male, a quell’esame in cui abbiamo preso 18, a quella riunione in cui abbiamo detto l’unica cosa che era meglio tacere… ora magari nessuno ci dichiarerà Patrimonio Mondiale ma qualcuno sicuramente saprà apprezzare la naturalezza con la quale siamo maturate e diventate le persone che oggi siamo.

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I was wearing:

– Abito Bonsui
– Cappotto Orion London
– Guanti Sermoneta Gloves
– Clutch vintage
– Tacchi Aldo