Così all’improvviso ci hanno detto che il latte fa male, si proprio a noi, cresciuti a biscotti Plasmon all’olio di palma inzuppati nel latte per colazione, merenda e a volte pure cena; c’è chi ci crede, chi no, chi dice che tanto si muore lo stesso, chi come me cerca invano di adattarsi alla soia al posto del latte, alla farina integrale piuttosto che a quella “sbiancata” e alle mandorle invece che alla carne.
Tuttavia ci son giorni che di surrogati non ne vuoi proprio sapere… hai voglia di un cappuccino di quelli con il latte “vero” e intero, neanche scremato, con tanta schiuma, fatto dal tuo barista di fiducia, che te lo serve con le formine insieme a un complimento.
Di quelli che se la giornata è partita un po’ storta riesci quasi a raddrizzarla, con quella schiuma così densa che ti avvolge e ti coccola allo stesso tempo, che ti vorresti nascondere nella tazza per non uscirne più per tutto il giorno, perché ogni tanto ci vuole… e poi il bello delle proprie regole, quelle che ti imponi da solo è che decidi tu quando trasgredire, come pure nella moda.
Devi conoscere tutte le regole per divertirti poi a trasgredirle a tuo piacimento,ma in un modo del tutto personale, come il tuo cappuccino.
Così, se come me non andate d’accordo con i piumini, che nelle mie regole del tutto personali, sono permessi a New York quando la temperatura scende a – 20 e in settimana bianca, potete scegliere un maglione in lana pesante.
Lo potete indossare al posto di un capospalla, sopra bluse leggere e pantaloni in seta.
Sceglietelo nelle sfumature del latte, con la schiuma densa e cremosa, vi accompagnerà per tutto il giorno, se poi lo rubate al vostro lui, che sia un fidanzato o un padre come nel mio caso poco importa, l’importante è che ti ci possa nascondere per non uscirne più per tutto il giorno…
– Il maglione di mio padre
– Pantaloni in seta vintage
– Asos pointed High Heels
– Bracciale cubano
– Anelli di dubbia provenienza
– Orologio Daniel Wellington
– Borsa Céline
